Direi che è il momento di prepararsi all' EXPO 2015 riflettendo sul ruolo di ambasciatrice che l'Italia sta per assumere. Cosa intendiamo esportare nel mondo con questa esposizione interamente dedicata al cibo?. Per come la vedo io esporteremo la FILOSOFIA DEL CIBO.
direi che sarebbe opportuno comiciare riflettendo su cosa rappresenta il cibo oggi: una necessità? un lusso? un vezzo? un rischio? Io direi che è un po' tutto a seconda del luogo del pianeta dal quale ci poniamo in osservazione.
Secondo le ultime stime circa 805 milioni di persone oggi soffrono la "fame", a fare da contrappeso ( è il caso di dirlo) i dati sull'obesità ci dicono che nel 2008 circa il 35% della popolazione mondiale ne era afflitto. Accostare questi dati dà un senso di aberrazione eppure sono uno specchio della odierna distribuzione delle risorse alimentari ma sono soprattutto un monito sugli effetti nefasti di una negligente filosofia di vita che segna lo stile soprattutto dei paesi sviluppati, i quali da un lato si accaparrano terreni e risorse sfruttandoli peraltro con colture intensive sotto i dettami dei mercati e delle mode, affamando le popolazioni di intere regioni e fuorviando per sempre paesaggi e produzioni locali, e dall'altro consumano in eccesso fino a fare dell'obesità uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale. E' una filosofia che purtroppo è permeata tutta sull'egoismo e che a mio parere ha allontanato l'uomo civilizzato dalla Natura e dalla sua essenza in quanto parte di essa.
Le tv sono colonizzate da show che erigono il cibo a spettacolo, ad evento estetico.
A tutto ciò l'Italia ( e sono orgogliosa di dirlo) contrappone l'ormai patrimonio unescu:
la Dieta Mediterranea .
Ora dando uno sguardo veloce alla piramide rappresentativa ci rendiamo subito conto di come un posto rilevante lo assumano i cereali seguiti da frutta, verdure e legumi quindi dalle carni biance e quelle rosse in ultimo. Ora quasi inorridiamo guardando a questa piramide pensando a tutte le diete carboidrato-free a cui ci siamo sottoposti eppure io qui voglio invitarvi a fare una riflessione anzi di più: vorrei invitarvi a chiedere ai vostri genitori , ai vostri nonni , e poi a riflettere sulle risposte che sapranno darvi.
Si signori, perchè la Dieta Mediterranea non è quella che noi conosciamo come risultato del boom economico degli anni '60, in effetti è da molti più decenni che questa educazione alimentare tiene al riparo le popolazioni del bacino del mediterraneo da prolemi vascolari, obesità, diabete ecc, perciò vi invito a partire alla scoperta della VERA dieta mediterranea quella che integra perfettamente cereali integrali ( le farine "grosse" erano molto più usate un tempo) verdure e ortaggi spesso consumati crudi, legumi, uova con un uso di formaggi e carni limitato , tutto condito dall'olio di oliva in una alternanza perfetta vero segreto dell'equilibrio e della salubrità di qst dieta.
Io per esempio ricordo che da bambina andavo spesso a visitare mia nonna e la trovavo intenta ai fornelli, allora le facevo la domanda di rito: " nonna che prepari oggi?" e sorridevo consolata dalla impeccabile prevedibilità delle sue risposte attonite , come se il chiederlo fosse una ridondanza in una vita semplice come la sua scandita dai suoi irremovibili ritmi : il lunedi carne, il martedi pesce, il mercoledi legumi, il giovedi pasta, il venerdi pesce, il sabato brodo, la domenica pasta al sugo. ogni giorno una portata principale accompaganata da verdure crude e cotte con merende a base di frutta.
A ciò aggiungeteci che i prodotti erano locali e freschi e fate da voi il conto delle vitamine e dei minerali, le carni allevate all'aperto, con evidente beneficio degli apporti proteici e non grassi, aggiungeteci anche che la vita non era sedentaria come quella di oggi (mia nonna a 85 annoi ancora zappava il suo giardino) e che era proibito ( oltre che ben difficile) mangiare troppo (cosa considerata oltre che un insulto all' etica, anche una mancanza di rispetto verso il proprio corpo) ed ecco a voi la perfetta ricetta di una dieta che mirava a nutrire con rispetto di sè e della Natura ...soprattutto della Natura di Uomini.
lancio quindi un'idea che vuole stimolarvi ad elaborare pasti non solo buonissimi, come già fate, ma anche equilibrati dal punto di vista nutrizionale. Tenete presente che qualsiasi regola prevede una eccezione perciò "sgarrate" pure senza senso di colpa ma semmai con senso di responsabilità sapendo poi bilanciare lo "sgarro" con un pasto nutriente ma facilmente digeribile. Propongo un bollino "pasto sano" che possa indicarvi le ricette e i pasti sani ed equilibrati così che possiate ricorrervi per costruire abitudini e per rimediare alle golose concessioni.